SARA ALBERGHINI |
DIVANI
L’isola di approdo quotidiano, il porto dalle fatiche della vita di fuori: tolte le vesti dell’ Io Sociale, qui si interrompe il ritmo e ci si confronta con se stessi; silenziata la corsa, si trova il coraggio di ascoltare lo scroscio interiore, il sé più intimo e solo, con le sue paure, stanchezze ed usure.
Appositamente scelte, tutte le persone qui ritratte vivono sole, o lo erano al momento dello scatto, eccezion fatta per la foto iniziale e ispiratrice del progetto, che ha colto mio padre in un momento di abbandono nel soggiorno di casa; e benchè poi ancora non voglia considerare questa raccolta terminata, mi piace tenere come chiusura la foto della psicoterapeuta, seduta forse sulla poltrona più scomoda: quella da cui assiste, ben più della mia lente, al confronto con se stessi.
Appositamente scelte, tutte le persone qui ritratte vivono sole, o lo erano al momento dello scatto, eccezion fatta per la foto iniziale e ispiratrice del progetto, che ha colto mio padre in un momento di abbandono nel soggiorno di casa; e benchè poi ancora non voglia considerare questa raccolta terminata, mi piace tenere come chiusura la foto della psicoterapeuta, seduta forse sulla poltrona più scomoda: quella da cui assiste, ben più della mia lente, al confronto con se stessi.
Pellicole istantanee peel-apart, con Polaroid 110A Pathfinder, o Polaroid 180.
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